Ma allora non eravamo noi ad essere forti erano gli Inglesi ad essere scarsi – G. Senatore

Dopo la sconfitta della nostra nazionale contro la nazionale del Costarica cominciamo a pensare di non essere così forti mentre forse la nazionale Inglese era proprio scarsa.

 

Ciro Immobile

Ciro Immobile

Ci siamo svegliati con il mal di testa come dopo una sbornia, abbiamo realizzato che questa prima fase del mondiale non sarà una passeggiata come ci stavamo abituando a pensare. Dopo la doccia fredda del 44′ del primo tempo del match Italia Costarica con gol di Bryan Ruiz siamo come entrati in catalessi. Non commentiamo la partita, personaggi più autorevoli e preparati hanno già da ore e da giorni versato fiumi di inchiostro sull’argomento e ci rimane poco da dire sulla magra figura riportata dalla nostra nazionale nel match di venerdì tardo pomeriggio. La domanda forse che nessuno si è ancora posto è: come siamo potuti arrivare a sentirci così arroganti e così invincibili? La risposta sta nel marketing. Il marketing è quella cosa che ti fa apparire come scintillante e luminosa anche una lampadina fulminata, l ‘importante e venderla. E al volere del marketing si devono piegare tutti, in una società dominata dal soldo dove la sana competizione, la fatica, l’impegno e la passione sono aimè parole che hanno perso di significato. Non che queste parole non si usino anzi se ne fa un abuso ma sono svuotate dal senso. Qual è la ragione per cui esiste un personaggio, un centravanti, noto e famoso in tutto il mondo, nostro orgoglio nazionale che sbaglia due gol da partita di oratorio. Qual è la ragione per cui un centravanti quale Ciro Immobile capocannoniere del nostro campionato viene preferito ad uno che non è mai stato capocannoniere. Non è famoso in tutto il mondo e viene lasciato in panchina anche se il buon senso lo vorrebbe in campo. E’ probabilmente lo stesso buon senso che in un passato nemmeno troppo lontano ha portato un certo Ronaldo il fenomeno che è stato veramente tale a non combinare nulla ed oggi dall’alto dei suoi oltre 100 chili impiega il suo tempo a pubblicizzare il gioco d’azzardo o lo stesso buon senso che porta un ministro della repubblica italiana a twittare prima di tutti che è stato catturato l’assassino di Chiara Gambirasio buttando nello sconcerto un po’ tutti, il presunto colpevole che potrebbe anche non esserlo, tutta la sua famiglia, la famiglia della vittima i paesi dei due la procura e il procuratore generale con seguito di avvocati. E il senso qual è. Il marketing. Il volere apparire, come dice Gino il mio barista meglio di quello che si è dopo una serie elevatissima di figuracce.
Morale? Non c’è ne. Da alcuni decenni in Italia il marketing prevale su tutto e guarda la combinazione più o meno negli stessi decenni il declino morale economico sociale del nostro paese è cominciato e non da cenno di volersi arrestare. Giovanni Senatore

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