Valdengo (Biella) – Domenica 25 maggio 2014, mentre la quindicesima tappa del Giro d’Italia, purtroppo lontana dal Piemonte, entra nel vivo, inizio a raccontare le grandi gesta dei più forti ciclisti del mondo, che hanno dato grande spettacolo in tre giorni di tappe piemontesi, una più bella dell’altra.Sinceramente non mi aspettavo verdetti così pesanti già dopo due settimane di corsa. Va bene che Ivan Basso non era uno dei favoriti della vigilia, ma vederlo arrancare così, non era sicuramente una cosa scontata; va bene che Cunego e Scarponi non stavano vivendo la loro stagione migliori, ma neanche quel visionario di Gianni Mura avrebbe scommesso un bicchiere di vino sulla loro debacle. Inoltre, nessuno pensava che Pozzovivo e Aru avrebbero potuto prendere in mano le rispettive squadre, dando spettacolo. Pochi, inoltre, si aspettavano le difficoltà di Nairo Quintana, favorito della vigilia, che deve recuperare tre minuti alla maglia rosa Rigoberto Uran, già maglia bianca del Giro 2012. Passiamo ora alle tappe piemontesi di questo Giro, vero fulcro di questo articolo. La Corsa Rosa ha raggiunto il Piemonte giovedì 22 maggio, dove i corridori hanno affrontato l’impegnativa cronometro “dei Vini” Barbaresco-Barolo, tappa importantissima in vista della classifica finale. La tappa è stata dominata dal colombiano Uran, che ha tolto la Maglia Rosa ad un Cadel Evans letteralmente umiliato. Buoni segnali sono arrivati anche dal lcano Pozzovivo, dal giovane sardo Aru, dal polacco Maijka, oltre che da un Diego Ulissi finalmente competitivo ad alto livello. Il ciclista livornese ha quest’anno conquistato due tappe al Giro, troppo a lungo attese anche dai suoi tifosi. Terminata una tappa impegnativa, anche dal punto di vista culinario, la Carovana del Giro si è trasferita a Fossano per la partenza della tredicesima tappa, adatta agli attaccanti, che si concludeva a Rivarolo. Alla fine il gruppo ha lasciato arrivare la fuga della prima ora, lasciando così la vittoria al giovane della Bardiani, Marco Canola, alla prima vittoria da professionista. Successo importante per il ciclista vicentino, che si dimostra un grande talento del ciclismo nazionale e, speriamo, non solo. Sabato 24 maggio è andata in scena una delle tappe più dure di questo Giro, che partiva da Agliè e arrivava ad Oropa. La tappa ricordava anche il campionissimo Marco Pantani, che proprio qui vinse una delle tappe più spettacolari del Giro 1999 e non solo. Alla fine, nonostante il forcing finale del gruppo, la tappa è stata vinta dall’altro vicentino della Bardiani, Enrico Battaglin, grande talento che secondo me non ha fatto vedere neanche un terzo del suo potenziale. I fari erano però puntati sul gruppo dei migliori, dove Pozzovivo e Quintana mettevano a dura prova la resistenza della neo maglia rosa Uran. Alla fine il colombiano è comunque riuscito a rimanere in maglia Rosa. La prova del 9 sarà per lui la tappa di domenica, Valdengo-Plan di Montecampione, altra tappa dedicata a Marco Pantani, durissima e molto lunga. Torniamo dunque al mio pomeriggio di puro relax e buon cibo alla Ciccia di Tonengo di Mazzè, dove spero di continuare a vedere un grande spettacolo di sport e ciclismo. Luigi M. D’Auria
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