Archive for NOTIZIE DAL MONDO

In Libia è iniziato un conflitto di grandi proporzioni – Luigi M. D’Auria

“Anche qui gli Jihadisti provano a conquistare il potere, sfruttando la debolezza del Governo”

Guerra Libia

Guerra Libia

Tunisi – Nonostante tutto ciò che sta succedendo a qualche centinaio di chilometri da qui, la capitale della Tunisia sembra serena. Forse aiutati dal clima particolarmente favorevole a livello politico (la nuova Costituzione, stilata con l’aiuto di professori italiani, ha trasformato la Tunisia in una democrazia), i tunisini non sembrano curarsi della guerra scoppiata pochi mesi fa in Libia, che sta mietendo migliaia di vittime e pare lontana dalla fine.
Sembra incredibile, tuttavia in molti si aspettavano questo conflitto. Quando, infatti, chiedo a Mehdi, un edicolante conosciuto a Tunisi, cosa ne pensi di questo conflitto, mi risponde che era logico aspettarsi una rivoluzione filo-islamista, dato continua a leggere

Ebola chi era costei? – Giovanni Senatore

Il nuovo male del secolo si chiama Ebola? Già pronta la cura.

Ebola

Torino – L’Ebola è un virus conosciuto da anni, terribile, letale, ispiratore di film, dall’etiologia poco nota ma famoso in tutto il mondo. Da circa quattro mesi se ne parla su tutti i giornali e in TG locali e nazionali. In Africa ha ucciso più di 670 persone e ne ha contagiate 1.200. Il virus uccide il 90% delle persone infettate, si trasmette attraverso i fluidi del corpo. Il maggior sintomo è la febbre alta e la malattia colpisce il sistema nervoso centrale. L’emergenza Ebola è scattata in tre paesi africani: Sierra Leone, Guinea e Liberia. Al momento la Sierra Leone ha il numero maggiore di contagiati anche se una stima precisa dei casi è molto difficile continua a leggere

In Ucraina la Guerra Civile è ben lontana dalla fine – Luigi M. D’Auria

L’esercito regolare continua ad occupare le campagne, mentre i filo-russi, forse armati da Putin, continuano a restare nelle città dell’est

Guera in Ucraina

Guerra in Ucraina

Kiev – Sono passati nove mesi e mezzo da quando alcune migliaia di giovani e di estremisti di destra iniziavano una protesta pacifica in Piazza dell’Indipendenza a Kiev contro il Presidente di allora Janukocich. A quel primo gruppo di manifestanti se ne aggiunsero via via altri, e quello che divenne il “fronte del Maidan” iniziò ad aumentare in maniera vertiginosa i propri consensi, tanto da diventare il primo partito del Paese, in grado di deporre lo stesso Janukovich. Il fronte di coloro che si opponevano a questa rivolta popolare era, però, rappresentato da persone illustri, industriali e anche da una parte della popolazione, che si rivolsero al loro interlocutore internazionale più importante, il Presidente della Repubblica Russa, continua a leggere

In Iraq solo i raid americani fermano l’avanzata inarrestabile dell’ISIS – Luigi M. D’Auria

Mentre gli Jihadisti avanzano a Baghdad, il governo è distrutto dai giochi di potere. Solo America e Curdi resistono

ISIS

ISIS

Baghdad – Solo pochi mesi fa ciò che sta succedendo non era neanche immaginabile. L’Iraq era, infatti, uno Stato dilaniato da conflitti etnico-religiosi dal punto di vista politico, ma non vi erano stati scontri armati. Bisogna, inoltre, aggiungere che la leaderschip politica del Presidente Al-Maliki non sembrava essere messa in discussione dai cristiani né tantomeno dai Curdi. In pochi mesi la situazione è cambiata radicalmente. L’ISIS, organizzazione Jihadista considerata non di prim’ordine neanche dagli Stati Uniti ha letteralmente messo in crisi la macchina dello Stato iracheno, incapace di rispondere agli attacchi dei miliziani comandati dai fratelli Al-Baghdadi. All’inizio non erano più di mille, poi grazie ad un continua a leggere

In Iraq solo i raid americani fermano l’avanzata inarrestabile dell’ISIS – Luigi M. D’Auria

Mentre gli jihadisti avanzano a Baghdad il governo è distrutto dai giochi di potere. Solo America e Curdi resistono

ISIS

ISIS

Baghdad- Solo pochi mesi fa ciò che sta succedendo non era neanche immaginabili. L’Iraq era infatti uno Stato dilaniato da conflitti etnico-religiosi dal punto di vista politico, ma non vi erano stati scontri armati. Bisogna inoltre aggiungere che la leadership politica del Presidente Al-Maliki non sembrava essere messa in discussione dai cristiani né tantomeno dai Curdi. In pochi mesi la situazione è cambiata radicalmente. L’ISIS, organizzazione jihadista considerata non di prim’ordine neanche dagli Stati Uniti ha letteralmente messo in crisi la macchina dello Stato iracheno, incapace di rispondere agli attacchi dei continua a leggere

In Palestina è iniziato un conflitto di grandi proporzioni – Luigi M. D’Auria

Prosegue la lotta senza quartiere tra Israele e Palestina, ma si aprono i primi spiragli di pace

Guerra in Palestina

Palestina Gaza

Il Cairo – La sala ristorante dell’albergo è stracolma, quando inizia il telegiornale. Mohamed, un arabo di Gaza, è uno dei pochi che è riuscito a riparare nella capitale egiziana, contando sul fatto che doveva essere qui per motivi di lavoro. “Gli Israelani devono smetterla di bombardarci senza motivo, anche noi vogliamo vivere in pace” mi dice appena capisce che sono un giornalista. Decido di offrigli la cena e lui accetta di buon grado, visto che non naviga certo in ottime acque. Ci troviamo così a chiacchierare a lungo di questa guerra, causata dai gruppi estremisti, ma odiata da tutti coloro che vogliono avere un lavoro e vivere finalmente in pace, senza uscire la mattina di casa con la paura di morire. Quando gli chiedo se Israele vuole veramente invadere la Striscia di Gaza, lui esita, forse per scacciare continua a leggere

Terribili violenze in Palestina – Luigi M. D’Auria

“Tre giovani ebrei ed un ragazzo palestinese uccisi in pochi giorni: la pace è ancora lontana”

israele-palestina

Israele-Palestina

Ramallah – Forse per la prima volta mi sono sentito davvero in pericolo. La capitale dell’Autorità Palestinese è in fermento, i soldati sono dappertutto. Se non avessi trovato rifugio presso la locale sede di un celebre giornale, non avrei davvero saputo dove andare, non sentendomi affatto sicuro in albergo. Sembra di vivere in un incubo, un incubo che purtroppo qui vivono dal 1948, ai tempi della Prima Guerra di Palestina. Mi sembra però doveroso partire dall’inizio, per spiegare ai miei lettori cosa ha provocato questa escalation di violenze che ha riportato la paura di una guerra come quella dei “Sei Giorni” o quella del “Kippur”. Tre ragazzi israeliani sono stati rapiti il 12 giugno, probabilmente a seguito di un agguato di matrice Jihadista.
Pochi giorni fa è stato poi ucciso un giovane palestinese, probabilmente vittima di continua a leggere