A Nichelino la campagna elettorale si trasforma in una lotta senza quartiere – Luigi M. D’Auria

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Palazzina di caccia di Stupinigi – Nichelino (TO)

Nichelino (Torino) – E’ davvero difficile descrivere le elezioni comunali e la campagna elettorale che ogni cinque anni si svolgono in questo Comune della prima cintura di Torino. Se la politica nazionale può sembrare a molti un intreccio difficile da capire vuol dire che queste persone non abitano a Nichelino, forse l’unico Comune d’Italia dove un candidato sindaco per una lista che, nel resto del Paese arriva a stento a raccogliere le firme, può diventare sindaco con il 70% dei consensi e governare incontestato per un lustro.
Infatti, gli equilibri politici nichelinesi sono stati nuovamente sconvolti. Angelino Riggio, vincitore delle primarie della coalizione di centro sinistra, è stato silurato dal Partito Democratico e dalla gran parte di quella che dovrebbe essere la sua coalizione. Il PD locale, capeggiato da Salvatore Buglio, non ha ancora digerito l’esito delle primarie di febbraio ed ha deciso di appoggiare Santo Cistaro, esponente nuovo della politica nichelinese. In pochissimo tempo anche IDV, PSI, Moderati e SEL, hanno deciso di sostenere Cistaro, tradendo Riggio e dimostrando come a Nichelino il concetto per cui i candidati dovrebbero essere decisi dalla popolazione non è stato recepito. Riggio, tuttavia, non si è perso d’animo e con il sostegno dell’ex leader del Partito Socialista e dei Moderati Filippo D’Aveni e dei Comunisti Italiani ha deciso di correre da solo con tre liste civiche il cui nome non è stato ancora ufficializzato, anche se appare ormai sicuro che una si chiamerà “Difendiamo le Primarie”. Escluso, invece, il sostegno di Rifondazione Comunista, che continua ad appoggiare il suo candidato Luigi Infantino, che punta al 5% dei consensi.
Se la sinistra si è spaccata nelle ultime settimane anche la destra non può certo essere considerata unita. Infatti, a sorpresa, Fratelli d’Italia ha deciso di correre da solo presentando come candidato sindaco Andrea Sinopoli, che punta ad un posto nel Consiglio Comunale di Piazza Camandona. Paradossale, invece, la situazione in Forza Italia. Nei giorni scorsi, infatti, Giovanni Parisi si era autoproclamato candidato sindaco. Una riunione di Partito lo ha smentito, proclamando candidato un altro storico esponente della politica nichelinese, Pippo Montalbano. Parisi non ha digerito la mossa del partito di cui era segretario comunale ed ha deciso di passare al Nuovo Centro Destra e di correre sostenuto dal partito di Alfano e dalla Lega Nord. Difficile per i tre candidati di destra ottenere un posto in Consiglio Comunale, vista la piccola forza e l’elevata frammentazione dei voti.
Nulla si muove, invece, nel MoVimento Cinque Stelle e nelle Liste Civiche di Franco Fattori, che confermano i rispettivi candidati. Proprio queste due ultime liste, considerato il fatto che a Nichelino praticamente non esiste alcuna forza di destra competitiva e che la sinistra sta facendo di tutto per perdere per la prima volta nella storia le comunali a Nichelino, rischiano di giocarsi la poltrona di Sindaco al ballottaggio che si svolgerà agli inizi di giugno. Luigi M. D’Auria

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